COMUNITÀ PASTORALE SANTI MARTIRI

San Vittore al corpo - San Vincenzo in prato
Contatti

 

 

PELLEGRINAGGIO A FATIMA
“SANTUARIO MONDIALE DELLA PREGHIERA”

9 APRILE – 12 APRILE 2026


Guidato da don Vittorio de PaoliViaggi di andata e ritorno AEREO
Pensione completa in Albergo 4 stelle
Necessario documento identità valido almeno fino al Luglio 2026
Quota d’iscrizione circa 900 euro in camera doppia
(in camera singola con supplemento )

Iscrizione con acconto di 300 euro entro 31 dicembre 2025
INFO e ISCRIZIONI DA NUCCIO
(335 366501 o nuccio.sala@gmail.com)

 

Vieni, entra: la Porta è aperta!
Aggrappati forte alla corda dell’Ancora della Speranza!

Si apre oggi nella nostra Diocesi e in tutte le Chiese particolari l’Anno di grazia del Giubileo. L’Anno Santo 2025 «possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta di salvezza”; con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale “nostra speranza”» (Papa Francesco).

PREGHIERA PER IL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli, la fede che ci hai donato nel tuo figlio Gesù Cristo,
nostro fratello, e la fiamma di carità effusa nei nostri cuori
dallo Spirito Santo,
ridestino in noi la beata speranza per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova, quando vinte le potenze del Male, si manitesterà per sempre
la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza, l’anelito verso i beni celesti e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno sia lode e gloria nei secoli.
Amen
(Papa Francesco)

 

01. Questo fine settimana, in Sala Colonne a S.Vittore, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, FIERA D’AUTUNNO, cose belle, curiosità, vere occasioni; proposta dagli amici di Comunione e liberazione a sostegno delle MISSIONI della Fraternità Sacerdotale S.Carlo Borromeo. Siamo tutti invitati!

02. Sabato 8 novembre: ore 11.00 in S.Vittore S.Messa dei confratelli di SS MAURIZIO E LAZZARO, segue pranzo fraterno in aula S.Vittore; ore 15.00 in oratorio S.Vittore preghiera dei LUPETTI con Baloo; ore 18.00 in S.Vittore S.Messa con gli amici di COMUNIONE E LIBERAZIONE anche con un loro sacerdote ed un loro CORO, con la presenza degli amici dell’associazione FIGLI IN CIELO, nel ricordo di ANDREA CANTIANI ad un anno dalla scomparsa.

03. Domenica 9 novembre, SOLENNITA’ DI CRISTO RE, conclusione dell’anno liturgico: in S.Vincenzo dalle ore 10.00 alle ore 13.00 (ritrovo alle ore 10.00 in Basilica) RITIRO IN PREPARAZIONE ALLA CRESIMA dei ragazzi, mamme, papà, padrini, madrine; alle ore 18.00 in S.Vittore S.MESSA con gli amici del REGNUM CHRISTI celebrata dai loro sacerdoti e cantata dal loro coro, segue in sala S.Vittore un rinfresco (è il secondo anniversario della presenza delle CONSACRATE DEL REGNUM CHRISTI nella casa di S.Vittore: ringraziamo Dio per questa bella e provvidenziale presenza tra noi!).

04. Mercoledì 12 novembre: dalle ore 19.00 alle ore 20.30 in oratorio S.Vincenzo incontro preadolescenti e adolescenti del GRUPPO KAIRE con la cena al sacco; in sala S.Vittore alle ore 20.00 INCONTRO FORMATIVO GENITORI; ore 21.00 su RADIO MATER catechesi di don Vittorio sulla lettera enciclica di Papa Francesco DILEXIT NOS sull’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo.

05. Giovedì 13 novembre: alle ore 21.00 in S.Vittore ADORAZIONE EUCARISTICA animata dalle consacrate del Regnum Christi e dai loro giovani.

06. Da giovedì 13 a sabato 15 novembre: in Sala Colonne di S.Vittore FIERA NATALIZIA DELLA COMUNITA’ CENACOLO dalle ore 09.00 alle ore 18.30, giochi in legno, mobili per bambini, presepi e decorazioni natalizie, biancheria per la casa, confezioni regalo realizzate dai giovani della comunità cenacoli nei loro laboratori, insieme all’alta gastronomia opera dei volontari del Catering; il ricavato andrà PER LA COMUNITA’ CENACOLO che da oltre 40 anni si occupa del recupero di giovani in difficoltà. Siamo tutti invitati!

07. Venerdì 14 novembre: ore 19.00 in via D.Crespi 6 CATECHESI in preparazione ai Battesimi.

08. Sabato 15 novembre: alle ore 10.00 in S.Vittore BATTESIMI di Leonardo e Ariel; ore 14.30 in S.Vittore percorso GENITORI guidato dalla Comunità Cenacolo; alle ore 18.00 in S.Vittore S.MESSA con la presenza degli AMICI DELLA COMUNITA’ CENACOLO anche con un loro sacerdote e del loro CORO per l’animazione dei canti.

09. Domenica 16 novembre INIZIA IL TEMPO LITURGICO DELL’AVVENTO in preparazione al Santo natale: invitiamo fin da ora a decidere qualche proposito personale e familiare di preghiera, di ascolto, di conversione, di carità; la DIACONIA ha insieme deciso PER LA CARITA’ DI AVVENTO di promuovere una raccolta di beni per le persone detenute nel CARCERE DI SAN VITTORE e di iniziare a celebrare la S.Messa feriale IN SAN VITTORE NELLA CAPPELLA DELL’ASSUNTA non più nel coro della Basilica.

10. Domenica prossima 16 novembre: DOMENICA INSIEME DEI RAGAZZI E DEI GENITORI DI III ELEMENTARE per la consegna del Vangelo (tutti in S.Vittore dalle ore 10.00 alle ore 13.00, partecipando insieme alla S.Messa delle ore 10.30).

11. In Avvento INIZIA LA CATECHESI DEI BAMBINI DI II ELEMENTARE: in S.Vincenzo il lunedì dalle ore 16.30 alle ore 18.00 (ritrovo nella palestra dell’oratorio di via D.Crespi 9), in San Vittore il mercoledì dalle ore 16.30 alle ore 18.00 (ritrovo nell’oratorio di via Olivetani 3); aiutateci a DIFFONDERE QUESTO AVVISO E QUESTO INVITO AI GENITORI DEI BAMBINI DI II ELEMENTARE! Grazie.

Catechesi del Santo Padre Leone XIV,  mercoledì 29 ottobre 2025

Catechesi in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate 

Al centro della riflessione odierna, in questa Udienza Generale dedicata al dialogo interreligioso, desidero porre le parole del Signore Gesù alla donna samaritana: «Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità» (Gv 4,24). Nel Vangelo, questo incontro rivela l’essenza dell’autentico dialogo religioso: uno scambio che si instaura quando le persone si aprono l’una all’altra con sincerità, ascolto attento e arricchimento reciproco. È un dialogo nato dalla sete: la sete di Dio per il cuore umano e la sete umana di Dio. Al pozzo di Sicar, Gesù supera le barriere di cultura, di genere e di religione. Invita la donna samaritana a una nuova comprensione del culto, che non è limitato a un luogo particolare – “né su questa montagna né a Gerusalemme” – ma si realizza in Spirito e verità. Questo momento coglie il nucleo stesso del dialogo interreligioso: la scoperta della presenza di Dio al di là di ogni confine e l’invito a cercarlo insieme con riverenza e umiltà.

Sessant’anni fa, il 28 ottobre 1965, il Concilio Vaticano II, con la promulgazione della Dichiarazione Nostra aetate, aprì un nuovo orizzonte di incontro, rispetto e ospitalità spirituale. Questo luminoso Documento ci insegna a incontrare i seguaci di altre religioni non come estranei, ma come compagni di viaggio sulla via della verità; a onorare le differenze affermando la nostra comune umanità; e a discernere, in ogni ricerca religiosa sincera, un riflesso dell’unico Mistero divino che abbraccia tutta la creazione.

In particolare, non va dimenticato che il primo orientamento di Nostra aetate fu verso il mondo ebraico, con cui San Giovanni XXIII intese rifondare il rapporto originario. Per la prima volta nella storia della Chiesa doveva così prendere forma un trattato dottrinale sulle radici ebraiche del cristianesimo, che sul piano biblico e teologico rappresentasse un punto di non ritorno. «Il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo. La Chiesa di Cristo infatti riconosce che gli inizi della sua fede e della sua elezione si trovano già, secondo il mistero divino della salvezza, nei patriarchi, in Mosè e nei profeti» (NA, 4). Così, la Chiesa, «memore del patrimonio che essa ha in comune con gli Ebrei, e spinta non da motivi politici, ma da religiosa carità evangelica, deplora gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell’antisemitismo dirette contro gli Ebrei in ogni tempo e da chiunque» (ibid.). Da allora, tutti i miei predecessori hanno condannato l’antisemitismo con parole chiare. E così anch’io confermo che la Chiesa non tollera l’antisemitismo e lo combatte, a motivo del Vangelo stesso.

Oggi possiamo guardare con gratitudine a tutto ciò che è stato realizzato nel dialogo ebraico-cattolico in questi sei decenni. …. Non possiamo negare che in questo periodo ci siano stati anche malintesi, difficoltà e conflitti, che però non hanno mai impedito la prosecuzione del dialogo. Anche oggi non dobbiamo permettere che le circostanze politiche e le ingiustizie di alcuni ci distolgano dall’amicizia, soprattutto perché finora abbiamo realizzato molto.

Lo spirito della Nostra aetate continua a illuminare il cammino della Chiesa. Essa riconosce che tutte le religioni possono riflettere «un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini» (n. 2) e cercano risposte ai grandi misteri dell’esistenza umana, così che il dialogo deve essere non solo intellettuale, ma profondamente spirituale. La Dichiarazione invita tutti i cattolici a coinvolgersi sinceramente nel dialogo e nella collaborazione con i seguaci di altre religioni, riconoscendo e promuovendo tutto ciò che è buono, vero e santo nelle loro tradizioni (ibid.). Questo è oggi necessario praticamente in ogni città del mondo dove, a motivo della mobilità umana, le nostre diversità spirituali e di appartenenza sono chiamate a incontrarsi e a convivere fraternamente. Nostra aetate ci ricorda che il vero dialogo affonda le sue radici nell’amore, unico fondamento della pace, della giustizia e della riconciliazione, mentre respinge con fermezza ogni forma di discriminazione o persecuzione, affermando la pari dignità di ogni essere umano (NA, 5).

Quindi, a sessant’anni dalla Nostra aetate, possiamo chiederci: cosa possiamo fare insieme? La risposta è semplice: agiamo insieme. Più che mai, il nostro mondo ha bisogno della nostra unità, della nostra amicizia e della nostra collaborazione. Ciascuna delle nostre religioni può contribuire ad alleviare le sofferenze umane e a prendersi cura della nostra casa comune, il nostro pianeta Terra. Le nostre rispettive tradizioni insegnano la verità, la compassione, la riconciliazione, la giustizia e la pace. Dobbiamo riaffermare il servizio all’umanità, in ogni momento. Insieme, dobbiamo essere vigilanti contro l’abuso del nome di Dio, della religione e dello stesso dialogo, nonché contro i pericoli rappresentati dal fondamentalismo religioso e dall’estremismo. Dobbiamo anche affrontare lo sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale, perché, se concepita in alternativa all’umano, essa può gravemente violarne l’infinita dignità e neutralizzarne le fondamentali responsabilità. Le nostre tradizioni hanno un immenso contributo da dare per l’umanizzazione della tecnica e quindi per ispirare la sua regolazione, a protezione dei diritti umani fondamentali.

Come tutti sappiamo, le nostre religioni insegnano che la pace inizia nel cuore dell’uomo. In questo senso, la religione può svolgere un ruolo fondamentale. Dobbiamo riportare la speranza …. Questa speranza si fonda sulle nostre convinzioni religiose, sulla convinzione che un mondo nuovo sia possibile.

Nostra aetate, sessant’anni fa, ha portato speranza al mondo del secondo dopoguerra. Oggi siamo chiamati a rifondare quella speranza nel nostro mondo devastato dalla guerra e nel nostro ambiente naturale degradato. Collaboriamo, perché se siamo uniti tutto è possibile. Facciamo in modo che nulla ci divida. …

 

 

 

 

 

La Madonna di Fatima porta luce in carcere

«La Madonna di Fatima porta luce in carcere»

Nei mesi di luglio e agosto la Statua della Vergine Pellegrina farà tappa in diversi istituti penitenziari italiani. «Nell’anno del Giubileo un segno di speranza nei cuori di chi vive nel grande buio», sottolinea don Vittorio De Paoli, sacerdote ambrosiano, parroco a Milano e responsabile nazionale dell’Apostolato mondiale

«Il sorriso di Maria ha portato un raggio di luce nei cuori di persone che vivono in un luogo di grande buio». Nelle parole di don Vittorio De Paoli – sacerdote ambrosiano responsabile della Comunità pastorale Santi Martiri di Milano (parrocchie di San Vincenzo in Prato e di San Vittore al Corpo) e responsabile nazionale dell’Apostolato mondiale di Fatima – il significato del viaggio che la Statua della Madonna pellegrina di Fatima ha vissuto nelle carceri di Reggio Calabria e Vibo Valentia e in altri luoghi di sofferenza delle due province calabresi. È la prima tappa di una “missione” – promossa per concessione del Rettore del Santuario portoghese – che dall’1 luglio al 31 agosto porterà la Statua in molte carceri di tutta Italia come segno di Speranza nell’anno del Giubileo (qui la lettera di presentazione).

Uno dei momenti della visita

UN RAGGIO DI LUCE NEL BUIO

Quanta vita! Quanto amore!
Maria pellegrina visita tante carceri in tutta Italia, segno di Speranza nel Giubileo ( Reggio Calabria 1 luglio 2025 – Verona 31 agosto 2025 )

Al termine di questo pellegrinaggio di Speranza in tante carceri di tutta Italia felice, grato e commoso vorrei ripetere come un canto: “quanta vita! Quanto amore!”.

Un abbraccio
Don Vi – Pellegrino con la Pellegrina

 

Calendario settimanale Comunità Pastorale “S. Martiri”

Prossimi eventi

Nov
15
Sab
9:30 Rinnovamento nello Spirito
Rinnovamento nello Spirito
Nov 15@9:30–11:30
San Vittore – Preghiera del rinnovamento nello Spirito Presso la Cappella dell’assunta nella basilica di San Vittore Rinnovamento Dello Spirito
14:30 Comunità Cenacolo – Genitori
Comunità Cenacolo – Genitori
Nov 15@14:30–17:00
San Vittore – Percorso dei genitori della comunità cenacolo  Rosario, adorazione, riflessione, scambio di gruppi Comunità Cenacolo
Nov
16
Dom
16:00 Figli in cielo
Figli in cielo
Nov 16@16:00–17:00
San Vittore – S.Messa per i genitori che hanno perso tragicamente e prenaturanente un figlio. http://www.figlincielo.it/
Nov
17
Lun
9:00 Catechesi del Prevosto don Vitto...
Catechesi del Prevosto don Vitto...
Nov 17@9:00–10:00
https://www.radiomater.org/it/streaming.htm

Basilica San Vittore al Corpo

La Basilica di San Vittore in Corpo ha una storia molto antica, che inizia nel IV secolo quando veniva denominata Porziana, dal nome di Porzio, suo antico fondatore, che la edificò forse ampliando un tempio imperiale già esistente (intitolato a Ercole, divinità protettrice di Massimiano).

La storia del martirio di S. Vittore si intreccia con quella dell’imperatore, difatti Vittore era un soldato appartenente alla guardia del corpo dell’imperatore medesimo, il quale piuttosto che abiurare preferì affrontare tutti i supplizi, fino alla decapitazione e alla dispersione delle sue spoglie.

Basilica San Vincenzo in Prato

Spoglia e poco appariscente all’esterno, la basilica di San Vincenzo in Prato svela all’interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano.

E’ tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita nella forma attuale tra il IX e l’XI secolo, sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa.

La pianta è a schema basilicale; a tre navate con copertura a capriate, che si riflettono sulla partizione esterna della fronte a pioventi.