Calendario settimanale Comunità Pastorale “S. Martiri”
- questa domenica 19 gennaio FESTA PATRONALE DI SAN VINCENZO IN PRATO: alle ore 10.30 S.MESSA SOLENNE presieduta da don Gennaro Prinza e concelebrata dai nostri sacerdoti con il rito dell’INCENDIO DEL FARO che ricorda il martirio di San Vincenzo; a termine di tutte le SS Messe viene distribuito il PANE BENEDETTO da portare a casa da spezzare e condividere durante il pranzo domenicale in famiglia.
- sempre questa domenica 19 gennaio: RITIRO SPIRITUALE dei ragazzi e genitori di IV elementare di San Vincenzo, in San Vincenzo dalle ore 10.00 alle ore 16.30: ore 10.00 RITROVO in Basilica, ore 10.30 S.MESSA, ore 11.30 in oratorio CATECHESI, ore 12.30 in oratorio PRANZO al sacco, GIOCHI, ore 15.00 in Basilica celebrazione delle PRIME CONFESSIONI, ore 16.00 in oratorio MERENDA e festa.
- lunedì 20 gennaio: alle ore 18.00 in SAn Vincenzo nella Festa Patronale S.MESSA PER TUTTI I DEFUNTI, in particolare per tutti coloro che sono morti in quest’ultimo anno, invitiamo tutte le famiglie a partecipare; ore 21.00 in San Vincenzo CORSO FIDANZATI.
- martedì 21 gennaio: alle ore 10.30 in via daniele crespi 6 DIACONIA, segue il pranzo fraterno insieme.
- Mercoledì 22 gennaio: dalle ore 19.00 in oratorio a San Vincenzo incontro ragazzi KAIRE, segue la pizzata tutti insieme in oratorio; alle ore 21.00 in via Daniele Crespi 6 seduta del CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITA’ PASTORALE.
- giovedì 23 gennaio: alle ore 21.00 in SAn Vittore ADORAZIONE EUCARISTICA DELLA COMUNITA’ PASTORALE animata dalle Consacrate del Regnum Christi e dai loro Giovani, con possibilità delle CONFESSIONI.
- domenica prossima 26 gennaio FESTA DELLA FAMIGLIA DELLA COMUNITA’ PASTORALE IN SAN VITTORE: ore 10.30 S.MESSA DELLE FAMIGLIE in san Vittore, segue il PRANZO comunitario condiviso in oratorio, con la tradizionale tombolata organizzata dagli scout.
- sempre domenica prossima 26 gennaio: RITIRO SPIRITUALE dei ragazzi e dei genitori di IV elementare di San Vittore, in San Vittore dalle ore 10.00 alle ore 16.30: ore 10.00 RITROVO in basilica, ore 10.30 S.MESSA, ore 11.30 in sala san VIttore CATECHESI, ore 12.30 in sala San Vittore PRANZO al sacco, GIOCHI, ore 15.00 in Basilica celebrazione delle PRIME CONFESSIONI, ore 16.00 in sala San Vittore MERENDA e festa.
PAPA FRANCESCO Mercoledì, 8 gennaio 2025:
Catechesi. I più amati dal Padre. 1
Desidero dedicare questa e la prossima catechesi ai bambini e riflettere sulla piaga del lavoro minorile.
Oggi sappiamo volgere lo sguardo verso Marte o verso mondi virtuali, ma facciamo fatica a guardare negli occhi un bambino che è stato lasciato ai margini e che viene sfruttato e abusato. Il secolo che genera intelligenza artificiale e progetta esistenze multiplanetarie non ha fatto ancora i conti con la piaga dell’infanzia umiliata, sfruttata e ferita a morte. Pensiamo su questo.
Prima di tutto ci chiediamo: quale messaggio ci dà la Sacra Scrittura sui bambini? È curioso notare come la parola che ricorre maggiormente nell’Antico Testamento, dopo il nome divino di Jahweh, sia il vocabolo ben, cioè “figlio”: quasi cinquemila volte. «Ecco eredità del Signore sono i figli (ben), è un suo premio il frutto del grembo» (Sal 127,3). I figli sono un dono di Dio. Purtroppo, questo dono non sempre è trattato con rispetto. La Bibbia stessa ci conduce nelle strade della storia dove risuonano i canti di gioia, ma si levano anche le urla delle vittime. Ad esempio, nel libro delle Lamentazioni leggiamo: «La lingua del lattante si è attaccata al palato per la sete; i bambini chiedevano il pane e non c’era chi lo spezzasse loro» (4,4); e il profeta Naum, ricordando quanto era accaduto nelle antiche città di Tebe e di Ninive, scrive: «I bambini furono sfracellati ai crocicchi di tutte le strade» (3,10). Pensiamo a quanti bambini, oggi, stanno morendo di fame e di stenti, o dilaniati dalle bombe.
Anche sul neonato Gesù irrompe subito la bufera della violenza di Erode, che fa strage dei bambini di Betlemme. Un dramma cupo che si ripete in altre forme nella storia. Ed ecco, per Gesù e i suoi genitori, l’incubo di diventare profughi in un paese straniero, come succede anche oggi a tante persone (Mt 2,13-18), a tanti bambini. Passata la tempesta, Gesù cresce in un villaggio mai nominato nell’Antico Testamento, Nazaret; impara il mestiere di falegname del suo padre legale, Giuseppe (Mc 6,3; Mt 13,55). Così «il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui» (Lc 2,40).
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Basilica San Vittore al Corpo
La Basilica di San Vittore in Corpo ha una storia molto antica, che inizia nel IV secolo quando veniva denominata Porziana, dal nome di Porzio, suo antico fondatore, che la edificò forse ampliando un tempio imperiale già esistente (intitolato a Ercole, divinità protettrice di Massimiano).
La storia del martirio di S. Vittore si intreccia con quella dell’imperatore, difatti Vittore era un soldato appartenente alla guardia del corpo dell’imperatore medesimo, il quale piuttosto che abiurare preferì affrontare tutti i supplizi, fino alla decapitazione e alla dispersione delle sue spoglie.
Basilica San Vincenzo in Prato
Spoglia e poco appariscente all’esterno, la basilica di San Vincenzo in Prato svela all’interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano.
E’ tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita nella forma attuale tra il IX e l’XI secolo, sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa.
La pianta è a schema basilicale; a tre navate con copertura a capriate, che si riflettono sulla partizione esterna della fronte a pioventi.