COMUNITÀ PASTORALE SANTI MARTIRI

San Vittore al corpo - San Vincenzo in prato
Contatti

Calendario settimanale Comunità Pastorale “S. Martiri”

 

 

  1. Sono aperte le iscrizioni per il PELLEGRINAGGIO A ROMA PER IL GIUBILEO DEL 2025 del 14-16 marzo, pellegrinaggio Diocesano guidato dall’Arcivescovo S.E.Mons Mario Delpini: molti si sono già iscritti, ci sono ancora solo alcuni posti disponibili, le persone interessate affrettino la loro iscrizione (informazioni ed iscrizioni presso l’incaricato Sig Nuccio Sala: 335.366501 oppure nuccio.sala@gmail.com
  1. questo sabato e domenica: USCITA DI APERTURA SCOUT presso il centro salesiano di Arese (MI): i nostri sacerdoti assistenti spirituali dei lupetti, del reparto e della co.ca. don VIttorio e don Marco celebreranno la S.MESSA AD ARESE con gli scout ed i loro genitori questa domenica 20 ottobre alle ore 12.30 a Arese. A tutti i nostri scout e famiglie auguriamo un NUOVO ANNO ASSOCIATIVO sereno e fecondo, ringraziando i CAPI per il loro prezioso servizio educativo! 
  1. questo sabato 19 ottobre: alle ore 10.00 BATTESIMO di Gabriele in San Vittore; ore 14.30 in San Vittore S.Messa celebrata da PADRE EUGENIO per i genitori della Comunità Cenacolo; ore 18.00 in SAn Vittore S.Messa prefestiva CON E PER I FIDANZATI E GLI SPOSI NOVELLI con il XXV di matrimonio Chiara e Luca, segue un BRINDISI per i festeggiati in sacrestia. 
  1. Questa domenica 20 ottobre: durante la S.Messa delle ore 10.30 in San Vincenzo BATTESIMO di Giselle; alle ore 11.00 i membri del NUOVO CPP e del NUOVO CAEP sono invitati in Duomo a partecipare alla S.Messa con l’Arcivescovo; alle ore 12.30 ad Arese S.Messa CON E PER GLI SCOUT ed i loro genitori, segue pranzo condiviso. 
  1. lunedì 21 ottobre: alle ore 21.00 in SAn Vittore presso la sala San Vittore di via Olivetani 3 seduta del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (odg: a partire dalla lettera pastorale dell’Arcivescovo scegliere le PRIORITA’ PASTORALI per le nostre Comunità). 
  1. mercoledì 23 ottobre: dalle ore 19.00 nell’oratorio di San Vittore incontro per i ragazzi del gruppo KAIRE con la pizzata in oratorio; ore 21.00 in casa parrocchiale di San Vittore seduta del CONSIGLIO AFFARI ECONOMICI PARROCCHIALE CONGIUNTO sia di San Vincenzo che di San Vittore inseme. 
  1. giovedì 24 ottobre: alle ore 21.00 in San Vittore ADORAZIONE EUCARISTICA guidata dalle consacrate del Regnum Christi e dai loro giovani con la possibilità delle CONFESSIONI. 
  1. venerdì 25 ottobre: alle ore 19.15 in via Daniele Crespi 6 CATECHESI in preparazione ai Battesimi. 
  1. sabato prossimo 26 ottobre: alle ore 15.00 in San Vincenzo visita alla Basilica e rinnovo del Battesimo dei ragazzi di BOLLATE in pellegrinaggio; alle ore 18.00 in San Vincenzo partecipano alla S.Messa prefestiva un gruppo di pellegrini da ASTI con il loro Parroco don Andrea. 
  1. domenica prossima 27 ottobre: RITIRO IN PREPARAZIONE ALLA CRESIMA DEI RAGAZZI, GENITORI, PADRINI E MADRINE di I media sia di San Vincenzo che di San Vittore, TUTTI INSIEME IN SAN VITTORE, ritrovo ore 10.00, ore 10.30 S.MESSA, ore 11.00 PROVE DELLA CRESIMA ; alle ore 16.30 in SAn Vincenzo BATTESIMO di Camilla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

don Vittorio de Paoli

 

Responsabile Comunità Pastorale Santi Martiri Milano Parroco San Vincenzo in Prato Milano Parroco San Vittore al Corpo Milano

 

Assistente Spirituale Nazionale

Apostolato Mondiale di Fatima in Italia

 

Prete amico della Comunità Cenacolo

 

via Daniele Crespi 6 20123 Milano

(via San Calocero – piazzetta Adolfo Beria di Argentine) Tel e fax 02.8373107 Cell 348.7763688

e-mail: depadonvi@gmail.com

PAPA FRANCESCO Mercoledì, 09 ottobre 2024: Ciclo di Catechesi:

Lo Spirito e la Sposa. 8    «Tutti furono colmati di Spirito Santo». 

Nel nostro itinerario di catechesi sullo Spirito Santo e la Chiesa, oggi facciamo riferimento al Libro degli Atti degli Apostoli.

Il racconto della discesa dello Spirito Santo a Pentecoste inizia con la descrizione di alcuni segni preparatori – il vento fragoroso e le lingue di fuoco –, ma trova la sua conclusione nell’affermazione: «E tutti furono colmati di Spirito Santo» (At 2,4). San Luca, che ha scritto gli Atti degli Apostoli, mette in luce che lo Spirito Santo è Colui che assicura l’universalità e l’unità della Chiesa. L’effetto immediato dell’essere “colmati di Spirito Santo” è che gli Apostoli «cominciarono a parlare in altre lingue» e uscirono dal Cenacolo per annunciare Gesù Cristo alla folla (At 2,4ss).  Così facendo, Luca ha voluto mettere in risalto la missione universale della Chiesa, come segno di una nuova unità tra tutti i popoli. In due modi vediamo che lo Spirito lavora per l’unità. Da un lato, spinge la Chiesa verso l’esterno, perché possa accogliere un numero sempre maggiore di persone e di popoli; dall’altro lato, la raccoglie al suo interno per consolidare l’unità raggiunta. Le insegna a estendersi in universalità e a raccogliersi in unità. Universale e una: questo è il mistero della Chiesa.

Il primo dei due movimenti – l’universalità – lo vediamo in atto nel capitolo 10 degli Atti, nell’episodio della conversione di Cornelio. Il giorno di Pentecoste gli Apostoli avevano annunciato Cristo a tutti i giudei e gli osservanti della legge mosaica, a qualsiasi popolo appartenessero. Ci vuole un’altra “pentecoste”, molto simile alla prima, quella in casa del centurione Cornelio, per indurre gli Apostoli ad allargare l’orizzonte e far cadere l’ultima barriera, quella tra giudei e pagani (At 10-11).

A questa espansione etnica si aggiunge quella geografica. Paolo – si legge sempre negli Atti degli Apostoli (16,6-10) – voleva annunciare il Vangelo in una nuova regione dell’Asia Minore; ma, è scritto, «lo Spirito

Santo glielo aveva impedito»; voleva passare in Bitinia «ma lo Spirito di Gesù non lo permise». Si scopre subito il perché di questi sorprendenti divieti dello Spirito: la notte seguente l’Apostolo riceve in sogno l’ordine di passare in Macedonia. Il Vangelo usciva così dalla nativa Asia ed entrava in Europa.

Il secondo movimento dello Spirito Santo – quello che crea l’unità – lo vediamo in atto nel capitolo 15 degli Atti, nello  svolgimento del cosiddetto Concilio di Gerusalemme. Il problema è come far sì che l’universalità raggiunta non comprometta l’unità della Chiesa. Lo Spirito Santo non opera sempre l’unità in maniera repentina, con interventi miracolosi e risolutivi, come a Pentecoste. Lo fa anche – e nella maggioranza dei casi – con un lavorio discreto, rispettoso dei tempi e delle divergenze umane, passando attraverso persone e istituzioni, preghiera e confronto. In maniera, diremmo oggi, sinodale. Così infatti avvenne, nel Concilio di Gerusalemme, per la questione degli obblighi della Legge mosaica da imporre ai convertiti dal paganesimo. La sua soluzione fu annunciata a tutta la Chiesa con le ben note parole: «Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi…» (At 15,28).

Sant’Agostino spiega l’unità operata dallo Spirito Santo con una immagine, divenuta classica: «Ciò che è l’anima per il corpo umano, lo Spirito Santo lo è per il corpo di Cristo che è la Chiesa». L’immagine ci aiuta a capire una cosa importante. Lo Spirito Santo non opera l’unità della Chiesa dall’esterno; non si limita a comandare di essere uniti. È Lui stesso il “vincolo di unità”. È Lui che fa l’unità della Chiesa.

Come sempre, concludiamo con un pensiero che ci aiuta a passare dall’insieme della Chiesa a ciascuno di noi. L’unità della Chiesa è l’unità tra persone e non si realizza a tavolino, ma nella vita. Si realizza nella vita. Tutti vogliamo l’unità, tutti la desideriamo dal profondo del cuore; eppure essa è tanto difficile da ottenere che, anche all’interno del matrimonio e della famiglia, l’unione e la concordia sono tra le cose più difficili da raggiungere e più ancora da mantenere.

Il motivo – per cui è difficile l’unità tra noi – è che ognuno vuole, sì, che si faccia l’unità, ma intorno al proprio punto di vista, senza pensare che l’altro che gli sta davanti pensa esattamente la stessa cosa circa il “suo” punto di vista. Per questa via, l’unità non fa che allontanarsi. L’unità di vita, l’unità di Pentecoste, secondo lo Spirito, si realizza quando ci si sforza di mettere al centro Dio, non sé stessi. Anche l’unità dei cristiani si costruisce così: non aspettando che gli altri ci raggiungano là dove noi siamo, ma muovendoci insieme verso Cristo.

Chiediamo allo Spirito Santo che ci aiuti ad essere strumenti di unità e di pace.

 

 

 

Prossimi eventi

Ott
26
Sab
9:30 Rinnovamento nello Spirito
Rinnovamento nello Spirito
Ott 26@9:30–11:30
San Vittore – Preghiera del rinnovamento nello Spirito Presso la Cappella dell’assunta nella basilica di San Vittore Rinnovamento Dello Spirito
14:30 Comunità Cenacolo – Genitori
Comunità Cenacolo – Genitori
Ott 26@14:30–17:00
San Vittore – Percorso dei genitori della comunità cenacolo  Rosario, adorazione, riflessione, scambio di gruppi Comunità Cenacolo
Nov
2
Sab
9:30 Rinnovamento nello Spirito
Rinnovamento nello Spirito
Nov 2@9:30–11:30
San Vittore – Preghiera del rinnovamento nello Spirito Presso la Cappella dell’assunta nella basilica di San Vittore Rinnovamento Dello Spirito
14:30 Comunità Cenacolo – Genitori
Comunità Cenacolo – Genitori
Nov 2@14:30–17:00
San Vittore – Percorso dei genitori della comunità cenacolo  Rosario, adorazione, riflessione, scambio di gruppi Comunità Cenacolo

Basilica San Vittore al Corpo

La Basilica di San Vittore in Corpo ha una storia molto antica, che inizia nel IV secolo quando veniva denominata Porziana, dal nome di Porzio, suo antico fondatore, che la edificò forse ampliando un tempio imperiale già esistente (intitolato a Ercole, divinità protettrice di Massimiano).

La storia del martirio di S. Vittore si intreccia con quella dell’imperatore, difatti Vittore era un soldato appartenente alla guardia del corpo dell’imperatore medesimo, il quale piuttosto che abiurare preferì affrontare tutti i supplizi, fino alla decapitazione e alla dispersione delle sue spoglie.

Basilica San Vincenzo in Prato

Spoglia e poco appariscente all’esterno, la basilica di San Vincenzo in Prato svela all’interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano.

E’ tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita nella forma attuale tra il IX e l’XI secolo, sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa.

La pianta è a schema basilicale; a tre navate con copertura a capriate, che si riflettono sulla partizione esterna della fronte a pioventi.