COMUNITÀ PASTORALE SANTI MARTIRI

San Vittore al corpo - San Vincenzo in prato
Contatti

Calendario settimanale Comunità Pastorale “S. Martiri”

 

  1. Ringraziamo Dio per due REGALI BELLISSIMI che la nostra Comunità Pastorale riceve dalla Provvidenza: dal mese di settembre saranno CON NOI DUE NUOVI PRETI! DON GENNARO PRINZA anziano prete diocesano, come prete residente con incarichi pastorali, che abiterà in S.Vincenzo e svolgerà il suo servizio in entrambe le nostre Parrocchie; e PADRE EMANUELE FACCIOLO giovane prete domenicano, come prete coadiutore festivo per le Confessioni e le Messe al sabato e alla domenica; PADRE CLAUDIO BENVENUTI giovane prete domenicano, continuerà regolarmente il suo servizio di Confessore durante i primi sabati del mese. A settembre conosceremo e accoglieremo questi sacerdoti che riceviamo come un Dono direttamente dalle mani del Signore.
  2. Con questo fine settimana, sabato 15 e domenica 16 giugno, entra in vigore nelle nostre due basiliche fino al 15 settembre l’ORARIO ESTIVO DELLE SS. MESSE: FUNERALI ore 09.00 e ore 11.00, SS.MESSE FERIALI ore 08.00 in S.Vittore e ore 18.00 in S.Vincenzo, SS. MESSE PREFESTIVE ore 18.00, SS. MESSE FESTIVE ore 10.30 e ore 18.00.
  3. Sempre questo fine settimana termina il servizio della stampa e della distribuzione dell’INSIEME INFORMATORE PARROCCHIALE che riprenderà in settembre dopo il periodo estivo: gli AVVISI necessari verranno volta per volta dati dall’altare dal prete che celebra al termine della S.Messa; RINGRAZIAMO coloro che durante l’anno hanno svolto diligentemente e regolarmente questo servizio, in particolare don Franco Ocello per la preparazione del file, Luigi Negri per la stampa, Giorgio Melogli per la pubblicazione sul sito parrocchiale.
  4. Continua il prezioso e bellissimo servizio nei nostri oratori del CENTRO ESTIVO DEI RAGAZZI: le elementari in S.Vittore, le medie in Sant’Ambrogio; ringraziamo di cuore don Luca, gli adulti collaboratori e gli adolescenti animatori!
  5. Lunedì 17 giugno: alle ore 15.30 in S.Vittore BATTESIMO di Martino.
  6. Venerdì 21 giugno: alle ore 19.00 in via Daniele Crespi 6 CATECHESI in preparazione dei Battesimi.
  7. Sabato 22 giugno: alle ore 12.00 in S.Vincenzo BATTESIMI di Edoardo, Oreste, Ludovico, Martina, Giovanni.
  8. Domenica 23 giugno: alle ore 16.00 in S.Vittore S. Messa per i genitori dei “FIGLI IN CIELO”.

PAPA FRANCESCO  Mercoledì, 12 giugno 2024

Ciclo di Catechesi. «Tutta la Scrittura è ispirata da Dio». Conoscere l’amore di Dio dalle parole di Dio.

Proseguiamo le catechesi sullo Spirito Santo che guida la Chiesa verso Cristo nostra speranza. Lo Spirito Santo è la guida; oggi lo vediamo nella rivelazione, di cui la Sacra Scrittura è testimonianza ispirata da Dio e autorevole.

Nella Seconda Lettera di S. Paolo a Timoteo è contenuta questa affermazione: «Tutta la Scrittura è ispirata da Dio» (3,16). Un altro passo del Nuovo Testamento dice: «Mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio» (2 Pt 1,21). Questa è la dottrina dell’ispirazione divina della Scrittura, quella che proclamiamo come articolo di fede nel Credo, quando diciamo che lo Spirito Santo «ha parlato per mezzo dei profeti». L’ispirazione divina della Bibbia.

Lo Spirito Santo, che ha ispirato le Scritture, è anche Colui che le spiega e le rende perennemente vive e attive. Da ispirate, le rende ispiratrici. «Le sacre Scritture ispirate da Dio – dice il Concilio Vaticano II – e redatte una volta per sempre, comunicano immutabilmente la parola di Dio stesso e fanno risuonare nelle parole dei profeti e degli apostoli la voce dello Spirito Santo» (n. 21). In questo modo lo Spirito Santo continua, nella Chiesa, l’azione di Gesù Risorto che, dopo la Pasqua “aprì la mente dei discepoli all’intelligenza delle Scritture” (Lc 24,45).

Può capitare, infatti, che un certo passo della Scrittura, che abbiamo letto tante volte senza particolare emozione, un giorno lo leggiamo in un clima di fede e di preghiera, e allora quel testo improvvisamente si illumina, ci parla, proietta luce su un problema che stiamo vivendo, rende chiara la volontà di Dio per noi in una certa situazione. A cosa è dovuto questo cambiamento, se non a una illuminazione dello Spirito Santo? Le parole della Scrittura, sotto l’azione dello Spirito, diventano luminose; e in quei casi si tocca con mano quanto è vera l’affermazione della Lettera agli Ebrei: «La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio» (4,12).

La Chiesa si nutre della lettura spirituale della Sacra Scrittura, cioè della lettura fatta sotto la guida dello Spirito Santo che l’ha ispirata. Al suo centro, come un faro che illumina tutto, c’è l’evento della morte e risurrezione di Cristo, che compie il disegno di salvezza, realizza tutte le figure e le profezie, svela tutti i misteri nascosti e offre la vera chiave di lettura dell’intera Bibbia. La morte e risurrezione di Cristo è il faro che illumina tutta la Bibbia, e illumina anche la nostra vita. L’Apocalisse descrive tutto ciò con l’immagine dell’Agnello che rompe i sigilli del libro “scritto dentro e fuori, ma sigillato con sette sigilli” (5,1-9), la Scrittura dell’Antico Testamento. La Chiesa, Sposa di Cristo, è interprete autorizzata del testo della Scrittura ispirato, la Chiesa è la mediatrice della sua proclamazione autentica. Poiché la Chiesa è dotata dello Spirito Santo – per questo è interprete –, essa è «colonna e sostegno della verità» (1 Tm 3,15). Perché? Perché è ispirata, tenuta ferma dallo Spirito Santo. Il compito della Chiesa è aiutare i fedeli e quanti cercano la verità a interpretare in modo corretto i testi biblici.

Un modo di fare la lettura spirituale della Parola di Dio è quello che si chiama la lectio divina. Consiste nel dedicare un tempo della giornata alla lettura personale e meditativa di un brano della Scrittura. Questo è molto importante: tutti i giorni prenditi un tempo per ascoltare, per meditare, leggendo un passo della Scrittura. Vi raccomando: abbiate sempre un Vangelo tascabile e portatelo nella borsa, nelle tasche… Così quando siete in viaggio o quando siete un po’ liberi lo prendete e leggete…. leggetelo una, due, tre volte, quando capita. Ma la lettura spirituale per eccellenza della Scrittura è quella comunitaria che si fa nella Liturgia, nella Messa. Lì vediamo come un evento o un insegnamento, dato nell’Antico Testamento, trova il suo pieno compimento nel Vangelo di Cristo. L’omelia che fa il celebrante, deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita.  Per questo l’omelia dev’essere breve: un’immagine, un pensiero e un sentimento. L’omelia non deve andare oltre gli otto minuti, perché dopo con il tempo si perde l’attenzione e la gente si distrae, e ha ragione. Un’omelia deve essere così. E questo voglio dire ai preti, che parlano tanto, tante volte, e non si capisce di che cosa parlano. Omelia breve: un pensiero, un sentimento e uno spunto per l’azione, per come vivere l’insegnamento evangelico. Non più di otto minuti. Perché l’omelia deve aiutare a trasferire la Parola di Dio dal libro alla vita. Tra le tante parole di Dio che ogni giorno ascoltiamo nella Messa o nella Liturgia delle ore, ce n’è sempre una destinata in particolare a noi. Qualcosa che tocca il cuore. Accolta nel cuore, essa può illuminare la nostra giornata, animare la nostra preghiera. Si tratta di non lasciarla cadere nel vuoto!

Concludiamo con un pensiero che può aiutare a farci innamorare della Parola di Dio. Come certi brani musicali, la Sacra Scrittura ha anch’essa una nota di fondo che l’accompagna dall’inizio alla fine, e questa nota è l’amore di Dio. «Tutta la Bibbia – osserva Sant’Agostino – non fa che narrare l’amore di Dio» [1]. San Gregorio Magno definisce la Scrittura «una lettera di Dio onnipotente alla sua creatura», come una lettera dello Sposo alla sposa, ed esorta a «imparare a conoscere il cuore di Dio nelle parole di Dio» . «Con questa rivelazione – dice ancora Vaticano II – Dio invisibile, nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi per invitarli ed ammetterli alla comunione con sé» ( Dei Verbum, 2).

Cari fratelli e sorelle, avanti con la lettura della Bibbia! Ma non dimenticate il Vangelo tascabile: portarlo in borsa, nelle tasche e in qualche momento della giornata leggere un passo. Questo vi farà vicinissimi allo Spirito Santo che è nella Parola di Dio. Lo Spirito Santo, che ha ispirato le Scritture e ora spira dalle Scritture, ci aiuti a cogliere questo amore di Dio nelle situazioni concrete della vita. Grazie.

 

 

 

 

Prossimi eventi

Lug
27
Sab
14:30 Comunità Cenacolo – Genitori
Comunità Cenacolo – Genitori
Lug 27@14:30–17:00
San Vittore – Percorso dei genitori della comunità cenacolo  Rosario, adorazione, riflessione, scambio di gruppi Comunità Cenacolo
Ago
3
Sab
9:30 Rinnovamento nello Spirito
Rinnovamento nello Spirito
Ago 3@9:30–11:30
San Vittore – Preghiera del rinnovamento nello Spirito Presso la Cappella dell’assunta nella basilica di San Vittore Rinnovamento Dello Spirito
14:30 Comunità Cenacolo – Genitori
Comunità Cenacolo – Genitori
Ago 3@14:30–17:00
San Vittore – Percorso dei genitori della comunità cenacolo  Rosario, adorazione, riflessione, scambio di gruppi Comunità Cenacolo
17:00 Adorazione Eucaristica e Rosario
Adorazione Eucaristica e Rosario
Ago 3@17:00–18:00
Adorazione Eucaristica e Rosario Alla presenza della statua della Madonna di Fatima nella basilica Animato dai novizi Domenicani

Basilica San Vittore al Corpo

La Basilica di San Vittore in Corpo ha una storia molto antica, che inizia nel IV secolo quando veniva denominata Porziana, dal nome di Porzio, suo antico fondatore, che la edificò forse ampliando un tempio imperiale già esistente (intitolato a Ercole, divinità protettrice di Massimiano).

La storia del martirio di S. Vittore si intreccia con quella dell’imperatore, difatti Vittore era un soldato appartenente alla guardia del corpo dell’imperatore medesimo, il quale piuttosto che abiurare preferì affrontare tutti i supplizi, fino alla decapitazione e alla dispersione delle sue spoglie.

Basilica San Vincenzo in Prato

Spoglia e poco appariscente all’esterno, la basilica di San Vincenzo in Prato svela all’interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano.

E’ tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita nella forma attuale tra il IX e l’XI secolo, sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa.

La pianta è a schema basilicale; a tre navate con copertura a capriate, che si riflettono sulla partizione esterna della fronte a pioventi.