COMUNITÀ PASTORALE SANTI MARTIRI

San Vittore al corpo - San Vincenzo in prato
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Calendario settimanale Comunità Pastorale “S. Martiri”

 

 

Vieni, entra: la Porta è aperta!
Aggrappati forte alla corda dell’Ancora della Speranza!

Si apre oggi nella nostra Diocesi e in tutte le Chiese particolari l’Anno di grazia del Giubileo. L’Anno Santo 2025 «possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta di salvezza”; con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale “nostra speranza”» (Papa Francesco).

PREGHIERA PER IL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli, la fede che ci hai donato nel tuo figlio Gesù Cristo,
nostro fratello, e la fiamma di carità effusa nei nostri cuori
dallo Spirito Santo,
ridestino in noi la beata speranza per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova, quando vinte le potenze del Male, si manitesterà per sempre
la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza, l’anelito verso i beni celesti e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno sia lode e gloria nei secoli.
Amen
(Papa Francesco)

 

  1. terminate le festività del Santo Natale ora il PRESEPE DELLA NOSTRA BASILICA viene smontato e riposto in magazzino: ringraziamo di vero cuore tutti coloro che con passione e generosità hanno svolto questo prezioso ed importante servizio! 
  1. questa settimana RIPRENDE LA CATECHESI per tutti i ragazzi e le ragazze delle elementari e delle medie: invitiamo i RAGAZZI a partecipare; chiediamo ai loro GENITORI di incoraggiare la partecipazione dei loro figli; alle CATECHISTE ed agli EDUCATORI il nostro incoraggiamento, la nostra stima, la nostra gratitudine, la nostra preghiera. 
  1. questa domenica 12 gennaio: alla S.Messa delle ore 10.30 in San Vittore sono presenti i nostri due branchi di LUPETTI e i FIDANZATI che si sono iscritti al corso fidanzati. 
  1. apriamo le adesioni dei ragazzi e delle ragazze al GRUPPO CHIERICHETTI: invitiamo a dare la propria disponibilità a diventare nuovo chierichetto direttamente al Parroco don Vittorio. 
  1. in occasione del GIUBILEO ordinario del 2025 organizziamo un secondo pellegrinaggio parrocchiale, DAL 24 AL 28 MARZO A MEDJUGORJE: in fondo alla basilica trovate la locandina con le informazioni; chi è interessato è pregato di affrettare la propria adesione. 
  1. lunedì 13 gennaio: alle ore 21.00 nella Basilica di San Vittore al corpo incontro del CORSO FIDANZATI. 
  1. mercoledì 15 gennaio: dalle ore 19.00 in oratorio di San Vittore con la cena al sacco ripresa degli incontri dei RAGAZZI DEL GRUPPO KAIRE; segue la programmazione degli EDUCATORI.
  2. giovedì 16 gennaio alle ore 21.00 in San Vittore, all’interno dell’adorazione eucaristica, LECTIO DIVINA MENSILE DELLA COMUNITA’ PASTORALE sui temi del Giubileo “pellegrini di Speranza” : invitiamo tutti, i gruppi parrocchiali, i giovani e gli adulti, delle due Parrocchie a partecipare! 
  1. domenica prossima 19 gennaio, FESTA PATRONALE DI SAN VINCENZO: al termine di tutte le SS Messe di sabato e domenica in San Vincenzo distribuzione del PANE BENEDETTO DEL SANTO da portare a casa in famiglia; S.MESSA PATRONALE SOLENNE IN SAN VINCENZO ALLE ORE 10.30 CON IL RITO DELL’INCENDIO DEL FARO, SIMBOLO DEL MARTIRIO; tutto il giorno (ore 10.00-16.00) ragazzi e genitori di IV ELEMENTARE di San Vincenzo ritiro spirituale per la preparazione e la celebrazione della PRIMA CONFESSIONE (ore 15.00).

 

PAPA FRANCESCO Mercoledì, 1 gennaio 2025:

Il Papa: custodire la vita per costruire una civiltà della pace

È “la nostra vita, la nostra fragile umanità”, e pure quella di coloro che   ogni giorno ci passano accanto, “il luogo privilegiato” dove poter incontrare Gesù. Perché Lui è “nato da donna”, “Dio si è fatto uno di noi nel grembo di Maria”, “viene nella carne”. “È Signore del tempo”, eppure “abita questo nostro tempo” e “anche questo nuovo anno, con la sua presenza d’amore”. Nella Messa della solennità di Maria Santissima Madre di Dio presieduta oggi, 1 gennaio, nella Basilica di San Pietro, la prima del 2025, ad otto giorni dall’apertura del Giubileo, anno di riconciliazione in cui poter fare più esperienza di Dio, Francesco spiega con semplicità dove poterlo trovare Dio, “nella piccolezza della vita”. Ed è Maria che ci porta a Lui. Lei, la Madre di Dio, “ci riporta a Gesù, ci parla di Gesù, ci conduce a Gesù”; “Dio si è fatto uno di noi” nel suo grembo, per questo lei è “la porta per cui Cristo entrò in questo mondo”, come l’ha definita Sant’Ambrogio.

     Non un Dio astratto ma di carne e sangue. Gesù è il “nato da donna”. Il Papa lo ripete più volte per spiegare che “Gesù, nostro Salvatore, si è fatto carne e si svela nella fragilità della carne”. Non è un Dio lontano. C’è una tentazione, che affascina oggi tante persone ma che può sedurre anche tanti cristiani: immaginare o fabbricarci un Dio “astratto”, collegato a una vaga idea religiosa, a qualche buona emozione passeggera. Invece, è concreto, è umano: è nato da donna, ha un volto e un nome, e ci chiama ad avere una relazione con Lui. Cristo Gesù, il nostro Salvatore, è nato da donna; ha carne e sangue; viene dal seno del Padre, ma si incarna nel grembo della Vergine Maria; viene dall’alto dei cieli ma abita le profondità della terra. Pur essendo “Figlio di Dio”, Cristo “si è fatto Figlio dell’uomo”, e poiché “è nato da donna” è, in pratica, “uno di noi” e “per questo Egli può salvarci”, specifica Francesco.

Un bambino nella mangiatoia. E torna ancora alla Natività narrata dalla liturgia del tempo di Natale, il Pontefice, e nella sua omelia rievoca l’immagine del presepe. Quelle descrizioni che ci offre il Vangelo mostrano l’umanità di Cristo, quel suo svelarsi agli uomini “nella fragilità della carne”, essendo “disceso nel grembo di una donna” e “nascendo come tutte le creature”, fa notare il Papa.   Per  questo i  pastori  andando a vedere con i  loro occhi  quanto l’Angelo ha  loro annunciato,  non trovano

segni straordinari o manifestazioni grandiose, ma “trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”. Trovano un neonato inerme, fragile, bisognoso delle cure della mamma, bisognoso di fasce e di latte, bisognoso di carezze e di amore.

La scelta della piccolezza.  Nelle parole di Francesco c’è tutto il mistero del Natale – Dio che si fa uomo – e pure la chiave di lettura per comprendere chi è davvero Gesù e il modo in cui si manifesta nel mondo.  In tutta  la vita di Gesù possiamo vedere questa scelta di Dio, la scelta della piccolezza e del nascondimento;  Egli non cederà mai al fascino del potere divino per compiere grandi segni e imporsi sugli altri come gli aveva suggerito il diavolo, ma svelerà l’amore di Dio nella bellezza della sua umanità, abitando tra noi, condividendo la vita ordinaria fatta di fatiche e di sogni, mostrando compassione per le sofferenze del corpo e dello spirito, aprendo gli occhi dei ciechi e rinfrancando gli smarriti di cuore. Sono i tre atteggiamenti di Dio, quelli che il Papa spesso rimarca: misericordia, vicinanza e compassione.

Gesù in ogni persona che incontriamo.  Insomma  “Gesù ci mostra Dio attraverso la sua umanità fragile, che si prende cura dei fragili” e poiché “nato da donna”, e dunque uomo, “possiamo incontrarlo e dobbiamo cercarlo nel volto di ogni essere umano”, insiste il Pontefice. E quell’essersi “fatto piccolo”, bisognoso delle cure e delle attenzioni di una madre, “vuol dire che ancora oggi Egli viene in tutti coloro che hanno bisogno della stessa cura: in ogni sorella e fratello che incontriamo e che ha bisogno di attenzione, di ascolto, di tenerezza”. Questo nuovo anno che si apre, allora, affidiamolo a Maria, Madre di Dio, perché anche noi impariamo come Lei a trovare la grandezza di Dio nella piccolezza della vita; perché impariamo a prenderci cura di ogni creatura nata da donna, anzitutto custodendo il dono prezioso della vita, come fa Maria: la vita nel grembo materno, quella dei bambini, quella di chi soffre, la vita dei poveri, la vita degli anziani, di chi è solo, di chi è morente.

Promuovere il rispetto della dignità della vita umana.   Il Papa sottolinea che Maria, la quale ha custodito Gesù nel suo grembo, ci insegna che “custodire la vita, prendersi cura della vita ferita, – tanta vita ferita, tanta, ridare dignità alla vita di ogni ‘nato da donna’ è la base fondamentale per costruire una civiltà della pace”. Da qui l’invito, già espresso nel Messaggio per l’odierna Giornata Mondiale della Pace, ad “un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro”.

Consegnare a Maria ciò preoccupazioni e gioie.   Infine,  con  uno  sguardo all’anno giubilare, Francesco esorta ad affidarsi a “Maria, Madre di Dio e Madre nostra”, a consegnarle “le domande, le preoccupazioni, le sofferenze, le gioie e tutto ciò che portiamo nel cuore” e a raccomandarle “il mondo intero, perché rinasca la speranza, perché finalmente germogli la pace per tutti i popoli della Terra”.

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

 

 

 

Prossimi eventi

Gen
18
Sab
9:30 Rinnovamento nello Spirito
Rinnovamento nello Spirito
Gen 18@9:30–11:30
San Vittore – Preghiera del rinnovamento nello Spirito Presso la Cappella dell’assunta nella basilica di San Vittore Rinnovamento Dello Spirito
14:30 Comunità Cenacolo – Genitori
Comunità Cenacolo – Genitori
Gen 18@14:30–17:00
San Vittore – Percorso dei genitori della comunità cenacolo  Rosario, adorazione, riflessione, scambio di gruppi Comunità Cenacolo
Gen
19
Dom
16:00 Figli in cielo
Figli in cielo
Gen 19@16:00–17:00
San Vittore – S.Messa per i genitori che hanno perso tragicamente e prenaturanente un figlio. http://www.figlincielo.it/
Gen
20
Lun
9:00 Catechesi del Prevosto don Vitto...
Catechesi del Prevosto don Vitto...
Gen 20@9:00–10:00
https://www.radiomater.org/it/streaming.htm

Basilica San Vittore al Corpo

La Basilica di San Vittore in Corpo ha una storia molto antica, che inizia nel IV secolo quando veniva denominata Porziana, dal nome di Porzio, suo antico fondatore, che la edificò forse ampliando un tempio imperiale già esistente (intitolato a Ercole, divinità protettrice di Massimiano).

La storia del martirio di S. Vittore si intreccia con quella dell’imperatore, difatti Vittore era un soldato appartenente alla guardia del corpo dell’imperatore medesimo, il quale piuttosto che abiurare preferì affrontare tutti i supplizi, fino alla decapitazione e alla dispersione delle sue spoglie.

Basilica San Vincenzo in Prato

Spoglia e poco appariscente all’esterno, la basilica di San Vincenzo in Prato svela all’interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano.

E’ tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita nella forma attuale tra il IX e l’XI secolo, sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa.

La pianta è a schema basilicale; a tre navate con copertura a capriate, che si riflettono sulla partizione esterna della fronte a pioventi.